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A cosa servono i Fiumi Social ? con il cavolo lo scoprirete!

lupo_agnello_cavoloDunque, ci sono: un lupo; un agnello, un cavolo ed un pastore sulla sponda del fiume social.
Il pastore deve portarli dall’altro lato del fiume ma non più di due alla volta. Come fa sapendo che #lupomangiagnello e #agnellomangiacavolo ? Scrive un post parlando di zattere, barche e gommoni  e sulla scia dei commenti, sfruttando quello lasciato dal solito “testina” che da la colpa all’Amministrazione – qualsiasi purchè sia una amministrazione – del fatto che il fiume non permette a tutti di galleggiare (siamo non oltre il 5° commento), approfitta della nebbia che scende,  di colpo lascia il cavolo e porta con se dall’altro lato del fiume social, il lupo e l’agnello. A questo punto si trova di fronte un bivio:  Continua a leggere

La novità è che Internet, pare, non rappresenti una potenzialità per le microimprese

made-in-italyHo letto un articolo il cui titolo era questo “Istat: microimprese diffidenti verso Internet, per il 42% non è necessario” … e mi ci sono ritrovato immediatamente.

Specie a livello locale, nella frontiera della Sicilia, questo aspetto ha una sua verità. Non so se in percentuale somma cosi tanto, ma è assolutamente vero che Internet, il web, dagli artigiani locali e dai commercianti di vicinato [la massa del mercato locale], non è visto come una grande opportunità e come una necessità assoluta per fidelizzare la clientela. Continua a leggere

Chi vuole avere noleggiando è una community: LocLoc vuole essere la loro casa

logo loclocUna community per “non acquistare ma comunque avere“. Perchè il prodotto serve ma non va acquistato per abitudine. Cioè a dire come noleggiare online gli oggetti di cui si ha bisogno.
E’ ‘Locloc’, community online. Con ‘Locloc’, inserendo i propri dati, l’utente può accedere al database di oggetti disponibili, ricercare quelli che gli interessano sfogliando le categorie di appartenenza e selezionare ciò che corrisponde alle sue esigenze. Continua a leggere

La condivisione del cibo in eccedenza una soluzione concreta ai bisogni del territorio

I_food_shareCosi come descritto nella loro casa sul web: “I Food Share è una piattaforma on line di condivisione di cibo e permette di coniugare la richiesta di prodotti agroalimentari per scopi umanitari con il recupero e la messa a disposizione del cibo a partire dal comune cittadino fino alla grande e piccola distribuzione e alle aziende agricole che vorranno offrire il loro surplus a scopi solidali. Il sistema è un valido supporto di mediazione e condivisione di prodotti agroalimentari a vocazione territoriale, il surplus prodotto, acquistato o invenduto di ogni territorio può essere utilizzato a fini solidali, avviando e sostenendo politiche di sostenibilità ambientale e valorizzazione di beni alimentari altrimenti destinate al rifiuto urbano”. Continua a leggere

Raeeporter: User Genereted Content in chiave sociale. I rifiuti sono opera nostra!

Raeeporter è “la campagna di sensibilizzazione di Ecodom (il consorzio nazionale)  e Legambiente sull’importanza di un corretto trattamento dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)” .  Un positivo contributo per limitare la diffusione dei rifiuti tecnologici ed incentivare la corretta gestione.  Continua a leggere

La delega al governo ed i social network: un referendum continuo

La mia breve ( nove mesi) esperienza come Assessore alla Comunicazione della Città di Bagheria, mi fa leggere l’articolo di Vittorio Zucconi pubblicato su “La Repubblica” di oggi, 23 marzo, dal titolo “Come è difficile governare ai tempi di Twitter” in maniera diversa, rispetto al semplice lettore. Mi sento chiamato in causa direttamente. Dice in sintesi Zucconi, riferendosi ad una polemica avviata con un twitt dal Sindaco di New York Bloomberg, che il problema non è tanto nell’incubo “referendum” che i social rappresentano su ogni azione intrapresa da chi governa (cosa che si verifica anche nel caso di una piccola città come Bagheria, attiva nei social con un gruppo su Facebook) ma, quanto, sulla prevalenza del negativo. Continua a leggere

Tripadvisor, la ristorazione di Bagheria ed il giudizio della gente

Partecipando ad un incontro con un tema molto impegnativo “I servizi all’impresa, per creare sviluppo e occupazionerelativamente al territorio bagherese, il mio intervento si è concentrato sulla necessità per alcuni settori, quali quello della ristorazione, di aprirsi al giudizio delle persone arrivando a chiedere esplicitamente l’opinione attraverso l’utilizzo di piattaforme social come, ad esempio, Tripadvisor. Continua a leggere

VeneziaCamp da oggi sino a domenica 25 ottobre

veneziacampGià iniziato il VeneziaCamp 2009.  Le tre giornate prevedono convegni, tavole rotonde e seminari in cui verranno illustrati , tra gli altri, Best Practice mondiali per l’e-democracy, strategie di comunicazione per la PA, visioni condivise per favorire la modernizzazione della PA digitale, il programma completo qui e qui il wiki ufficiale. Temi interessanti che si collegano con il problema della Governace locale tanto sentito oggi, specie nei territori di frontiera dove io vivo. Bagheria, e non Baarìa, è il presente in cui vivo e opero ed è un territorio dove la PA digitale ancora deve essere compresa prima di essere applicata. Speriamo che arrivi qualcosa qui da noi, magari via mare elemento a cui siamo particolarmente affezionati.

Quando una frase può rappresentare “il sole” in una giornata brutta brutta

Stamattina a Bagheria la giornata era veramente brutta, luci accese anche a casa e persiane chiuse a tappo per non fare entrare acqua dagli spifferi. In queste giornate decidi di entrare in ufficio la mattina  ed uscire la sera ed allora di vesti comodo (niente incontri, niente visite di rappresentanza, niente appuntamenti) ed inizi a ripensare da dove partire (il cosa fare già lo sai). Ma, che ti capita? leggi una frase e rimani li a riflettere: ecco cosa pensavo,  che volevo dire ma non sapevo come.

La frase è questa:  “il marketing è morto in quanto sono esaurite le due condizioni che lo nutrivano: primo, che le persone non potessero parlare facilmente e direttamente tra loro, secondo, che il canale di trasmissione fosse concentrato, semplice e direttamente controllabile”. Presa dal “libro elettronico” appena pubblicato da minimarketing (rimando al suo blog per scaricarlo liberamente),  oggi uno dei più interessanti luoghi di discussione e condiviosione  della rete, che mi è stata, comunque chiarita meglio leggendo il post di Dr_who  altro luogo che spesso frequente per le motivazioni di cui sopra (si diceva cosi una volta). A tutti quelli che chiedono cosa oggi è la rete (a prescindere dai social network, microblog e tutto quello che volete) dico che questo è l’esempio. Condividere, discutere, apprezzare ed apprendere,  specie per uno come me di periferia (Bagheria),  è il massimo